“Forse c’è qualcosa di peggio dei sogni svaniti: perdere la voglia di sognare ancora”
- S. Freud -
Il Tutor DSA e ADHD è una figura in grado di supportare nel contesto, familiare o scolastico, bambini e
ragazzi con difficoltà di apprendimento o di attenzione e che richiedono un aiuto nello svolgimento delle attività scolastiche o nella gestione dei compiti a casa.
Con l’acronimo DSA si fa riferimento ad un Disturbo specifico relativo alla sfera dell’Apprendimento
che si manifesta nel periodo in cui inizia la scolarizzazione. I disturbi di apprendimento riguardano una
specifica abilità e non intaccano il funzionamento intellettivo generale.
Si ne possono distinguere quattro tipologie:
Dislessia, disturbo della lettura
Disortografia, disturbo della scrittura
Disgrafia, disturbo della grafia
Discalculia, disturbo nelle abilità con i numeri e i calcoli
Per i bambini o ragazzi con DSA è previsto il ricorso ad un Piano Didattico Personalizzato (PDP)
predisposto dalla scuola, in accordo con la famiglia, e l’utilizzo di strumenti compensativi e di misure
dispensative che possano garantire il suo successo scolastico.
Con l’acronimo ADHD si fa riferimento al Deficit di Attenzione e Iperattività, cioè ad un disturbo
evolutivo dell’autocontrollo, che include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli
impulsi e del livello di attività. Ha un esordio infantile, che è più visibile a differenza dei DSA, in quanto
è caratterizzato da marcati livelli di impulsività ed iperattività che risultano inadeguati in base all’età.
I sintomi principali del disturbo sono 3:
Inattenzione: scarsa cura per i dettagli ed incapacità a portare a termine le attività intraprese.
Distrazione costante, evitamento di attività che richiedono attenzione per i particolari, perdita
frequente di oggetti o dimenticanza di attività importanti.
Iperattività: impossibilità di organizzare azioni complesse con tendenza al cambiamento rapido
da una attività all’altra e difficoltà ad aspettare il proprio turno. Ridotta capacità di stare fermi.
Impulsività: difficoltà di controllo comportamentale con incapacità di inibire le risposte
automatiche, scarsa capacità di riflessione e pianificazione, incapacità di prevedere e di
conseguenza evitare le situazioni pericolose.
I sintomi secondari del disturbo che possono manifestarsi sono:
Difficoltà Relazionali: con conseguente emarginazione. Spesso privilegiano i rapporti con i
bambini più piccoli. Presentano una difficoltà nel cogliere gli indici sociali non verbali.
Bassa Autostima: demoralizzazione, scarsa fiducia in sè stessi, solitudine, sentimenti di
abbandono e inadeguatezza.
Difficoltà Scolastiche: spesso i bambini vanno incontro ad una carriera scolastica problematica
con frequenti bocciature ed abbandono scolastico.
Una volta diagnosticata la presenza di ADHD, il Servizio di Neuropsichiatria Infantile provvederà a pianificare un trattamento adeguato al caso, combinando una serie di interventi indirizzati alle aree
che sono compromesse a causa del disturbo.
Per rapportarsi correttamente alle difficoltà del bambino, sarebbe bene cogliere le specificità singole,
che consentono anche di orientarsi meglio nel suo mondo e comprendere meglio i suoi comportamenti
ed i suoi disagi emotivi. Tuttavia, ancora più importante, è considerare il bambino non solo come una
categoria di disturbi ma soprattutto come portatore di tutte quelle caratteristiche esclusive ed
irripetibili che lo rendono unico.
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